OCR Text |
Show Corriere dAmerica Giornale Settimanale Italo-Am- Italian-America- n Rio 2a: ONLY SALT LAKE CITY, UTAH ITALI AN AMERICAN NEWSPAPER PUBLISHED REGULARLY -- ENTERED AS SECOND-CLAS- S MATTER, AT THE POST OFFICE AT SAI.i ALE ' SALT LAKE CITY, UTAH, SAli YM. ANNO IX. Uti university ot Natale! Odo una zampogna, poco level elite. I nostri grandi un cotnadino calalnese giii nella pittori del passato videro anche strada suona una pastorale, die sempre la medesima e che pia- ce solo a lie anime ingenue e ,K,r ia pjttura religiosa, se mitive. Io non sono lie ingenuo, vuol pailare al cuore delle molti-n- e primitive), eppure la neiiia a.tudini. Natale! Io ti l ivedo, o mio vec- poco a poco niassopisce e mi cul- Laltl o, ti nvedo, o doleissi- Ichio la in un dolcissimo sogno. Al di ma madre, vi livedo o fratelli e la della strada e delle case ee il s nelle, a cui sempre torna il mio el declivio del colle che digrada pensiero. Io sono tra voi, nella al male, il mare e hello, le rive pace domestica ; io spezzo con voi il pane, ascolto le vostre voci, sono piene daranci, il cielo e con voi. La mensa e Al di la del mare, al di la parlo la stufa borbotta; ancodella terra Lanima mia vola coe la minestra sura in un ra me una rondine verso i rosei fuo-c- tavola. poco no, io non penso ad No, del tramonto, vola incontro a nes-sun- a e e a s c 0.3'B .e ISP hi pro-mess- e. in-sie- ro figliuoli, quattrini, allegria; chi sa che cosa Ma un granduomo , cer-tamen-te uomo lelice. E mi strade, il suolo e indurito di ricordero sempre dellantica ghiaccio, i tetti delle case, i colli e ogni Natale sard nella vicini e i monti lontani sono antica casa. Io non ho provato di neve. Ma Adige ha una ancora nulla della vera vita; soBella tinta azzurra, e tu splendi no un ragazzo di sedici anni, e ancora, o sole. Pur ieri tavvol-gev- a mangio e bevo volentieri... la nebbia, oggi invece sor-riNatale E finito il desinare ; la dal cielo azzurro, sorridi al stanza e ancora calda, ma i framonti, alle acque, alle nevi, ai telli parlano duscire. Io sono vecchi palazzi, ai turridi castelli ; dai miei amici, e vado a sorridi agli alberi tristi, alle trovarli alia trattoria. Giovani capanne, alle buone vecchie, sempre i miei buoni amici! Ma io ai buoni fanciulli ; e sorridi anche non li vedo tutti, qualcuno e agli oziosi cani, agli usurai e ai Mancano anzi parecchi: furfanti, perche Dio fa levare il alcuni sono a casa per far sole sopra i buoi e sopra i alia moglie, altri sono pur Ecco il presepe. La chiesa cari! In questa sera si deve fare e tenebrosa ed ha un aspetto chiasso come una volta; si Severo e pure il chiostro lieti come una volta. che le sta dinanzi, e la croce che Vengano i litri e si vuotino i nereggia nel mezzo del cortile, e Il Natale e una festa del le pietre sepolcrali fisse nelle o antichi amici miei, e cuore, o nel pavimento, e le colon-n- e grande. Ed io ben so che, quando bigie non son la certo per ral sono assente, mi ricordate e cre- legrare i devoti. Ma il presepe e dete tra voi; , en s0 che hello e dinanzi ad esso chmentico spess0 yj pynso, e vivo con voi e la mahneomea lmpressione del bevo con voi, nella mia immagi- luogo; la nna fronte si spiana co- - nazjonej sintende. Ancora ve al me dinanzi ad uno spettacolo che mondo qllaicuno che sj raWi a subito conquista piacevolmente yeramente nel vedei mi, che mi anima. Nella piccola grotta diiasj)eaj ap,.e e i)iaccj;li cartone dipinto e il celeste bam- - cjle desjdera a m;a compagnia e l ino, sopra la paglia; la Madon che non maligna dietro le na e S. Giuseppe gli stanno ai spalle. fianchi in atto di meraviglia e di Natale! Ognuno dei miei letto-r- i adorazione. Dietro loro il lue e sabbandona oggi a pensieii lasino guardano il bambino e ai miei. Ogni giovinetto si pare che stupiscano anchessi e tesse la tela delle sue speranze che vogliono onorarlo come che forse sara disfatta lresso la grotta, lungo un ogni ragazza sente in domani; sentiero o sui lialzi erbosi, sono giorno piii acuta e soave laquesto voce i, sparsi dei pastori sereni e dellamore e sogna ad occhi dei quali alcuni reggono Quelli che son lontani daltra le braccia una pecora, altri la loro casa, la desiderano piu portano doni diversi, chio non del consueto; quelli l iesco a distinguere, ma che che sono soli, provano con mag-gio- r a modo mio. Non manamarezza lo strazio della cano nemmeno i pastori che Oggi tutti sentiamo un con poco rispetto il dorso liisogno di pace, di tranquillita, alia stalla, e sembrano desiderosi un bisogno daffetti domestici di mostrare al pubblico la loro che ci calmino il cuore, un santo faccia lucida e rossa. Vi sono desiderio di dessere risorgere, o molte altre cose da vedere ; il migliori, dessere fratelli di tut i il che ara campi, palazzo di ti, di amare tutto e tutti. Oggi stile veneziano, bene illuminato sappiamo e perdonare. compatire che i conoscitori della storia, che Oggi si comprende quanto sarel)-son- o vicini a me assenscono sia be peI!a ,a nostra vita se le bur. propnp quello di Erode; e poi i rasche delle passioni non la in- Magi in lontananza e la stella e torbidassero, se si fosse tutti piu le pecorelle che pascolano sulle piu benevoli, piu giusti. generosi, alture e la vecchietta che fila e Domani, ahime, questi cari pen-- ; il contadino che vende le ova. sieri domani tor-nscompariranno, Chi bada agli onacronismi? Chi emo alle nostre faccende, dobada alle numerose violazioni de mani rinascera la commedia di le leggi prospettiche o a tutto tutti i giorni, tessuta diprocri-sie- , cio che vi ha di stonato o di di menzogne, di frodi, din-- 1 Il presepe e quale lo ganni. E beato colui che dei cari immaginano i buoni fanciulli, i pensieri del Natale serba ancora semplici devoti, la gente che pre-g- a uneco nel suo cuore. e confida sempre in Dio. V. BEN INI riconoscono Retlemme nella citta o nel paesello, in cui riconoscono la Madonna Chi ama unanima Bella, le nelle belle e soavi madri, chessi fedele per tutta la vita ; vedono, e Gesu bambino e simile egli ama cosa che non a un loro fratello o a un loro mai. Nulla vi ha in questo di PI, ATONE e un co-pe- 1 di ! po-ve- re as-sen- coni-pagn- ia mal-vag- i. o. 11 bic-chie- ri. pa-re- ti . . 1 ili iws-son- o. tran-quill- vol-go- vil-lan- , ei Co-sto- ro o; RickmISKK. 1930 NUMERO 46 le H' .0 tie was on a niglit nearly two r, a k B I R I mu yeais ago that night, saw m the east the tune comes round again to celeluate the event which tock place in the little town of Bethlehem .so long ago, one cannot help ieeling that nowhere is tlu true .spirit ot Christmas so much in evidence as it is in the little towns w hich dot the map of America in the small communities such as this one. f1 or the people w ho live in them are a home-lovin- g people; alcuna cosa umana, non ho nube sulla fronte o nel cuore. Sono lantico ragazzo dalla-nim- o fiorente di l'ede e di speran-ze- . Lavvenire mi sta dinanzi co- me un faro luminoso; io sento nel cuore le promesse della buo-n- a fortuna e confido in tali Mangiamo e beviamo fra gli scherzi e le lisa: dal calice salgono certi diavoletti tentatori che io ben riconosco. Non voglio pensare a malinconie. 10 gigero lltalia, avro una Leila professione, piglierb moglie, rinoman-za- a per Year UTAH, UNDER THE ACT OF MARCH 3, 1879" 1 ! si i , o. si Y, llocks Mieplierri.s, watching tlieir tlie .star winch led them to the humble struct tire in the little Peace was horn, town ol Bethlehem where the Ihnue Since that tune there have been many examples ot how Destiny olten picks one of these little towns lor the scene ot events which change the course of human history, a a a 1 nuovi mondi e sinebria in une-stadi purezza. Finche dura il hrevissimo incanto, io fisso gli occhi della mente nellinfinito, vedo i sacri luoghi dove vagano le belle chimere suspire dei poe-- ti e dei metafisici; e dai miste-liosilenzii dello spazio giungo-n- o a me sovrumane voci, voci che l'orse risonarono gia sulla terra, voci duna sapienza che torse Iuomo conobbe e che poi perdette per sempre. Natale! Io vado a visitare un presepe in una chiesa solitaria e quasi nascosta dalla mia patria. Ritorno fanciullo, la nonna mi guida. Ce un grande freddo nel-l- e S' $2.oo EVERY WEEK IN THE INTERMOUNTAIN STATES Ivi ttle To of Sei!taie!aelal5, ' pri-'hel- Weekly Newspaper Administration: 25: Itio Grande Ave. 1ND1PKNDENTE DIRIiTTO DA F. R. NICCOLI THE a Corriere dAnierica icano Giande Avenue Tipografia SALT LAKE CITY, CTAU : mm vChA-?- tawutmtMW I? - Ai piimi chiarori dOriente si il grande Vangelo, rAvvento del mos.sero. Fuggivano lontano A va isto... le ultimo tenebre, e il crepuseolo Ora le stanche leliquie dei Re, mattutino pallulo e belli) sfiorava caduti maitiri della fede predi-l- e alte vette dei monti, tingendo cata, IEmopa accol.se con sacro di azzurro le nevi lontane. rispePo. Sotto le volte arcane di Una stella navigava nellalto mamento come una tacita vela, nell'incerto chiarore, astro della si)eranza. Avanti, avanti, per le foreste di palmizi e di banani dormenti sotto un bianco essi camminavano. Lorma dei placidi cammelli si allollava nolle nevi, si segnava appena sui ghiacci dei fuimi 11 nitrito degli arabi cavalli eehoggiava nel silenzio mattinale come un inno al giorno sorgente, mentre i servi e gli Haffiori ga!op))avano iu lontano per gli squallidi casolari, ad a- - una -' cattedrale, nella stica penonibra die ancora got:- mi-f- n ricor-sfavillan- do da il misterioso crepuseolo di quel giorno die non sara mai di- nienticato, le fortunate ossa die Gesu le chiami naltra volta... non piu alia ta dello squallore, ma al Tempio cterno della gloria, lte nti grot-lenzuo- " lo, """ Oicembre Venticinque Ogni anno in questo giorno la gente che ne ha fatto di tutti i colori durante i dodici niesi trascorsi dal venticinque di- cembre precedente, assume lo prire il sentier o. ito del,a spil i casolari dormienti E iC(''enza, ed av- si desta- they are a tnendly people; they are a neighborly people. Un- verte nel suo interno un non si lo sl'ondo del bianco pa- vano, e like those wdio live in the great metropolitan centers, they are che, confu- nisteiioso, noiama orientale si xK)lava di lsa dieir associated with other each ,sanun-niagari, gli accende lo closely vecchi, di madri, di bimbi, muti in everyday lives; they .stimolo della bonta. dinanzi al reale corteo, e al lungo share with each other their and their sorrows; their trials Elfettivamente vi sono delle joys treno di cavalli e di cammelli, and triumphs, and what affects one, to a large extent, affects all. che segnava una lunga striscia ,ccasiom in CUI pal corrae Pe1' di vivi colori sulluniforme e laria una forza arcana che vince 'SIT has been our fortune to have charge of an inanche i cuori piu scettici e li important stanca bianchezza della natura. fino a commuoverli stitution in such a community. 'the Home Paper. Ed i vegliardi alzavano le ma-alio sguardo ingenuo di un are happy that suc h has been our fortune, that we are permitted iiangendo di gioia ed i bimbi fino a comprendere la bimbo, alzavano linno dellinnocenza, to have a part m building up such a community as this, a ed implacabile di intima gioia 1occhio ed il cuore fisso alia stel a. provare mo-- .. 1 I famiglia.fino d d iielglihorliiTess are the la' che navigava'B fnnvamento! community where fr en in nienti di inesplicabile felicita nel Ed essi carichi di oro e di essential elements in the phrase gratificare il primo che capiti di peace on earth, good giving gemnie passavano. una sua opera fraterna. Iotenza will to men a real meaning. Rassavano non vedendo le soggiogatrice che nasce da uno-r-a non sentendo le fatiche... di universale affratellamento in thi s season of bright ness and laughter in our homes, of con Io sguardo alia lu-- I di anime, alia )assavano quale non si sfug-gof living and of giving ni our hearts we bring to ce celeste che segnava di un ar- joy gf) joy la volonta di manca se pur this friendly and neighborly il loro cam-- i sottostarvi. Iotenza Christinas! rivei bero genteo you invincibile, erry greeting mi no. che un giorno allanno esercita anc.1 with it tl ie sincere goo d wishes of -- THE PUBLISHERS Una catena di monti degra- - una portentosa infiuenza sui danti, al piano si disegno lonta- - mondo cristiano, e che sugge-n-a, '0. 193 stiona anche la gente di altre sperduta suHorizzonte... Al di sopra di essa la mistica credenze. stella si arresto. La festa che si celebra oggi ha Era Betlemme! Jcarattere civile e religioso. Cri- La gioia del bambino Alla raf fica del vento inverna- - sto uomo fu essenzialmente un Piante leggendarie le palme, om-- 1 rivoluzionaiio politico, che i po-le ondeggiavano nella ricorrenza del Natale breggianti una povera capanna. tenti del suo tempo commisero il La entrarono! gran peccato di sacrificare ed i Non parlarono, non si mosse-- 1 potenti di oggi generalmente del Natale Si racconta in alcuni paesi te ro. 11 vecchio re dellOriente ed i fraintendono, seguitandolo a e. QuhimIo, in nna in'liMnliiia Percio la pace non che nellora degli spiriti giovani principi rimasero muti, deschi, lm il imllni'e (l('M'(iiilc, die A noi che ne abbiamo visti Percio conviene ai dominato-- ri della notte di Natale i legumi p.statici, gli uni nella polvere, gli spiinta in (icln la nmlliiiu di Natale, della terra distinguere netta-menpassare non pochi degli anni, la conservati nelle cantme comin- - altri ritti, immobili in una estasi ricorrenza cristiana procura una fra potere terreno e men! IV il nnnnlii inlii ciano a germogliare, mette il divina. ininiri'-ncil'olilin, viyna, Percio lipocrisia umana nostalda velata un senso nero Ielleboi'o fiore suo gioia primo Dinanzi alle rovine di una .ale al ciiln mi inlinitd i ricordi il E le istituzioni della terra. sono e la gia). che ha passato, virtu di dar la salute scalpiccio: spelonca, seduta su di un lervade di altri Natali che ci afferrano, lo Ma metspirito e invincibile, e iiei silcni malliiiim lunga vita. Anche il luppolo sasso una bellissima Yergine Male memorie E se non sale, lii'e licve licxe, morire. Tiro-lnon i care e lontane nel o te geimogli a Natale. Nel pud ria!... nelle sue braccia un da cilia, da pacsiui arrestare. o ci senza E che resiste ritornano. si credo che fioriscano in queltempo tea la iice. intirizzito dal freddo della i ceppi nonostante bambini, e ripensiamo a la notte le felci. Per raccoglierne notte: Gesu!... Ma come erano Esso regna un Iiisliiulin IO) soldo aiMiia, arrive-r- a i semi foise micco iiiiaianinaiiii, quel gaudio inedabile, a bisogna distendere il p;m- - docj Rj iSRUaldi della Madre e che lo immobilizzano, ed seinlii a plena ia tnllax lie misteriosa della notte lora immancabile in cui le no rosso del caliee che fu usato tiilta Iaiia. do, Fjjfljo come i)(,e, sovruma-nell- a nella quale abbiamo atteso forze della materia caderanno messa di Natale. Chi puo a- - m, qiu,1Ie lo lo s(i (hi fa la Raia anjrClithe fronti!... Su In ricco. licYe ninsiia: diventa trepidanti che il miracolo si vere quel seme, sgominate innanzi a Lui. Ed piedini ,.una j, S()1.,.iso (li niliaia (li imuliala che il Bambino Gesu ci avremo la pace, ed il Verio di la rosa Gerico apien- na suiraltl.a d iarnpo della divi- di lianiliim, amarsi gli uni con a trovare ed adoi nasse il si realizzera: dosi in quei giorni da prognosti-c- i nita e dellamore. die, nel liinnco ciinilrlone, come fratelli! focolare della dolce casa paterna gli altri, sui future raccolto e anche Yanno a faie tutti (pianti Re avventurati dOriente! 0 Con dei suoi doni. Felicita che non si nna (trande esplont.ione, laugurio che il soffio delsulla felicita degli aliitanti della di gaudio ineffabile! istanti 0 palpitanli. la gode che in unepoca sola della pace e dellamor fraterno oggi casa dove si conserva. Nei villag-g- i la bellissima Vergi-nE Maria, vita: quella di cui e simholo il A'aiino ipiei piedini ninli, inondi il cuore dei suoi amici vitedeschi delle alte valli tren-tin- e li fanciullo hiondo, il quale ha con materna gioia mine aneoca somiolenti, sorrideva cini e lontani, il Corriere si fa fiorire allaperto un ci- slrodnandosi Mil rudl occhi umidi la meraviglia del suo Gesu ; e il adoratori agli pa imenli, porge lore il buon estatica di chi guarda liegio, preparandogli sotto della, la i"zalll il sui haleoin o datanzale S,CC.' calce fin dal primo niovedi del-- , I11" qualcosa che gli sembra o la pletra del a henedne, laacio che mano Wta Il suo abitino di frati-cell- o la notte che l fa Iavvento ; e do c la scarpa (H Natale i visitatori fortunati vi lmpn- in erba, lalberello che ha l Baniliiiio! di Natale 1albero fiorisce. Presso Piccola meditazione nelle mani ce lo fan pensare messero un bacio, rovente di la- Merano si mettono nell'acqua dei loi e mm lie t tit te assienie al Presepio, in muta, 11,1 wmoro e di amove k! NnalaiH HiH rami di ciliegio, e cosi si fanno crime contemplazione della Iiiiiko "ooeh" neM'arla freme I,a constatazlone, daltronde Poi, deposti ai piedi di Dio, dove il Bambino nella come in coco. f)0).il.e dai fattl, che l'uomo pli & e le gemme, quei fortunati loio che mangiatoia riceve lomaggio delnelle fede piante Questa splrUualniente e moralmente Quella eloia la turba accorsa allannunzio che - partirono: la stella li guidava. Natatanto piu 6 infelice, ha genera-t- o a (xe cosi tersa fioriscono e germogliano era nato il Salvatore del mondo. usd e elcl e tetti e iiiura li ancora errore gravlssimo. Talunl, rividero un Le turhe le e tanto diffusa ed antica che attratersa. Ed e in esso tanta lrellezza, tan-t- a si credono al di sopra le infelici, il attraverso cammino se ne puo stabilire calcare salute, tanta robustezza ed e e scambiano per eccezio-n- e e la fredda iicMdolitia della folia, munon erano essi Ma nevi. piu cosi dolce, cosi angelico il sorri-s- o me Ieco a ltnuio oscllla lorigine. Il pojwlo non ne dubiquello che regola comune di vicasola- ad Ad d'lina luce pit"1 'Iblim ti. ogni i citta, ogni delle sue rosee labbra che racconta particolari ta. Ch6 se gl'iufeliri fossero sempre ta, e ne oi a Inilla. o del le in sembra trasudi da tutto il suo tutte provincie re, esattezza. uomini superiori quale alto livello con la maggiore SIMPLICIO essere laugurio eterno di pace in i vecchi Re l'umanita. di Oriente, anraggiunto e regno alberi La fioritura degli terra agli uomini di buona Ciuuuiiliii-MusF. piangendo predicavano ai popoli che ammessa in altri paesi. an-d- ie i 0 We in-na- ni u-- na (O e, j Natale! vie-n- te iii o reli-gios- o. po-ve- ra Par-gol- com-batt- e, o, rive-diam- quel-Ians- ia fa-ta- ta al-lo- com-piss- e, I mater-Alsazi- ra a, ve-nis- se e, ne-g- sopran-natural- dA-merc- a" ''. e. da-va- com-mos- i sa ! Ca-pan- na con-forta- ta j P,,r-(picll- supe-rio- a re ' per-ch- fe va-st- hi mm, i'l jm |